CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL'EX CANTIERE NAVALE A SANTA MARGHERITA LIGURE VIA MILITE IGNOTO
(4° classificato)
progettisti: Martina Zappettini - Piero L.Venuto
Studio ArtDesign Studio Larco-Friburgo
tavola 2 | vista dal molo di ormeggio | vista da Via Milite Ignoto |
La scelta dell’area ex cantiere Spertini quale centro destinato alle attività natatorie, si deve considerare come un riappropriarsi da parte della città di ciò che storicamente le apparteneva e che, in particolare fino agli anni ’30, apparteneva alla comunità marinara; infatti in essa era ospitato il “cantiere dei pescatori”, dove si svolgevano le operazioni di allaggio-varo delle bilancelle, delle coralline e delle altre imbarcazioni usate sia per la pesca tradizionale sia per la pesca del corallo. L’area oggetto del concorso è ubicata dove le case a schiera del Quartiere di Corte lasciano lo spazio al Porto, ai grandi alberghi, alla Capitaneria, alle spiagge, alle sede delle Società Nautiche (Casa del Mare) ed degli operatori portuali.
STATO ATTUALE
L’area in oggetto presenta un insieme di spazi e volumi eterogeneo e non connesso con il contesto, quali i capannoni del cantiere e l’apparato di tiro degli argani, sistemati su di una soletta in c.a., lo scalo in legno per il varo, protetto dai pennelli in cemento e pietre. Nelle aree limitrofe si protendono sul mare pontili in ferro e legno, occupati stagionalmente dalle cabine degli stabilimenti balneari, raggiungendo nella porzione a sud un’altezza di circa mt.5.
L’unico manufatto di valenza storico-architettonica è l’edificio a nord a testata del fronte edificato sul Porto, vicino al quale, ad ingresso dell’area di progetto, è collocata la statua dedicata ad Umberto I, contornata da due palme ad alto fusto.
PROGETTO
L’intento progettuale è quello di soddisfare le esigenze funzionali richieste mediante una volumetria atta ad ospitare la piscina ed i servizi annessi ed al tempo stesso riqualificare l’area con la creazione di un nuovo spazio pubblico. Questo, in continuità visiva con Via Garibaldi ed in relazione con gli spazi privati di progetto, si configura come una vera e propria via al mare a carattere ricreativo e collettivo. Dalla strada il camminamento sale a quota +1.50 al fine di contenere i servizi ad uso della piscina al livello sottostante costituendone l’asse direzionale est-ovest su cui si attestano i vari episodi progettuali: i volumi d’ingresso e di servizio, la piscina, il solarium, le terrazze di sabbia, la spiaggia.
L’intervento nella porzione edificata occupa tutta l’area nord ovest a disposizione, compresi gli esigui spazi interstiziali: ogni elemento fa parte di un sistema unitario in cui volumi, spazi e materiali diversi si compenetrano.
Ciò che emerge visivamente da quota stradale sono gli elementi principali del progetto quali i corpi della piscina e della hall e lo spazio pubblico verso il mare, mentre i parcheggi, i servizi annessi alla balneazione, i locali della talassoterapia, i laboratori, i depositi e gli impianti, sono contenuti all’interno o sotto tali volumetrie.
Nel complesso l’intervento si sviluppa su diversi livelli: (q.ta 0,00 livello Via Canevaro)
L’ACQUA
A sottolineare questa linea “compositiva” verso il mare è l’acqua, componente materica unificante tra i diversi elementi.
Il moto ondoso si raccoglie idealmente in un linea d’acqua che, attraversando longitudinalmente il percorso, diventa elemento scenografico urbano; attraversando la parete edificata nord (“muro d’acqua”) si ferma in una vasca di raccolta nella zona ingresso dell’area (Q.0.00). Qui la statua esistente da monumento diventa parte integrante della nuova fontana.
L’acqua, quale segno fisico ricorrente rimanda alla balneazione ed alle attività connesse come fulcro dell’intervento.
MATERIALI
I materiali sottolineano il peso e il significato che ha ciascun elemento nel progetto complessivo.
Così la pietra grigia (tipo arenaria)di rivestimento, dalla cui trama ora passa l’acqua, ora la luce solare, è utilizzata al fine di rilevare il carattere urbano dei corpi basamentali sud e nord-ovest aventi un’altezza di mt. 3,50.
Lo stesso materiale è impiegato nella pavimentazione in continuità con i marciapiedi esistenti e in quella della copertura praticaile del basamento.
Su questo si innesta il volume della piscina (Q. 0,00), il cui scheletro strutturale ligneo sagomato, come un guscio svuotato, permette di ottenere un effetto percettivo di trasparenza e leggerezza, sia in estate, quando rimane l’unico elemento visivo preponderante, sia in inverno, quando pannelli in vetro scorrevoli a parete e membrane trasparenti a copertura chiudono la struttura.
Il legno, ordito a listoni come i pontili e la coperta delle imbarcazioni, continua nel solarium della piscina e nella passeggiata a mare a Q. +1,50, il cui percorso è delineato da una parete sempre in legno con sedute sospese sul canale d’acqua, allo scopo anche di nascondere le cabine stagionali adiacenti dello stabilimento balneare “ la Valletta”. Dal solarium lo spazio scende al mare destrutturandosi in terrazze di sabbia fino al naturale arenile.
PISCINA
Valutando le caratteristiche del luogo commisurate alle possibili necessità della città, si propone una piscina avente una vasca di mt 25,00x16,50 omologabile per gare di pallanuoto fino alla serie C, oltre a tutte le categorie giovanili e per gare in vasca corta di nuoto. Con questa scelta saranno soddisfatte anche le esigenze di altre realtà presenti sul territorio, quali le scuole cittadine, le associazioni sportive, le attività alberghiere, e gli Enti ed altre associazioni, oltre a creare nuove opportunità di lavoro e di attrazione turistica, soprattutto nel periodo “morto” invernale. La vicinanza con la sede delle Società Nautiche (Casa del Mare) rende il centro luogo ideale per il completamento delle loro funzioni, mediante corsi di nuoto,di salvamento, di immersioni subacquee.
La piscina, il cui volume si eleva da quota stradale per un’ altezza max mt. 8,00, di pianta rettangolare, come da normativa, ha l’accesso dal corpo basamentale mediante una rampa (dislivello cm 50) che da Via Milite Ignoto porta all’ampia hall d’ingresso, in cui sono sistemati la zona amministrativa, il bar con relativi servizi, la scala di accesso alla terrazza di copertura con vista sulla piscina e sul mare e l’entrata agli spogliatoi. Questi, nel rispetto delle normative vigenti, sono sistemati fra la piscina ed il confine sud, costituendo la separazione fra i percorsi effettuati a piedi calzati con quelli a piedi nudi; potranno essere utilizzati anche per la zona balneare libera, mentre la zona vasca avrà ad ogni accesso il presidio di bonifica. L’accesso alle vasche avviene da passaggi non eludibili, dotati di vasca lavapiedi, attorno alla quale sono previste banchine di adeguata larghezza e prive di barriere architettoniche, con ingresso in vasca garantito ai disabili motori.
Un piano mobile permette di aver un’altezza dell’acqua variabile.
L’impianto di depurazione e di rinnovo dell’acqua, oltre ai sistemi di trattamento aria sono previsti al 2° piano interrato.
COPERTURA
La copertura è costituita da sei campate in travi lamellari di altezza variabile con chiusura e coibentazione zenitale in cinque settori formati da cuscini di membrana EFTE trasparente alimentati da aria precondizionata;
la ventilazione laterale avviene attraverso l’apertura regolabile di lamelle in vetro. Una serie di frangisole permettono la schermatura dei raggi solari e regolano l’ingresso dell’irraggiamento nel periodo invernale.
QUOTA -2.50
Vi sono alloggiati i servizi collaterali della piscina, in particolare:
QUOTA -5.20
Una rampa da via Canevaro permette l’accesso a questo livello, dove sono realizzati 35 posti auto (o box) a disposizione dell’Ente appaltante, la cui eventuale vendita potrebbe coprire il costo di quasi la totalità dell’intervento. Alla stessa quota sono previsti tutti gli impianti di trattamento dell’acqua e aria della piscina.