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Spazio pubblico di connessione tra centro storico e sentiero verso Soviore a Monterosso al Mare (SP)

PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI SPAZIO PUBBLICO TRA CENTRO STORICO E SENTIERO MONTEROSSO-SOVIORE Monterosso al Mare (Sp) 

progettisti: Martina Zappettini - Valentina Rossotti




Il progetto parte dal contesto esistente naturalistico, fattore importante che presuppone una  valorizzazione fisico-visiva : il sistema Rio Pastanelli –sentiero pedonale -  versante collinare a nord-ovest, quale ambito da riqualificare, mediante la sua ideale prosecuzione in un nuovo spazio di cerniera con il centro storico.
 
Via Roma, che funzionalmente e per i veicoli prosegue verso monte mediante la strada provinciale, si allunga invece naturalmente per i pedoni verso il percorso lungotorrente.
Al fine di rendere più morbida la percorrenza, mediante lieve movimenti di terra, si sono ridotte le pendenze, soprattutto quelle degli ultimi due tratti, come detto sopra.
La prima porzione, verso il Rio, pari ad una lunghezza di circa ml.15, avrà una pendenza ridotta fino all’1%, il tratto successivo, in prossimità dell’isola raccolta rifiuti,  una pendenza ridotta al 7%, l’ultimo tratto, corrispondente alla zona delimitata dall’area rifiuti ed il muro di recinzione di proprietà privata a sud, sarà portato interamente in quota, mediante un riporto di terra di circa ml.1, mentre il tratto stradale parallelo verrà mantenuto come da stato attuale.
 
Nel progetto la percorrenza viene sottolineata a più livelli: a livello pavimentale, una  sottile canaletta dal filo marciapiede esistente in cima a Via Roma si arcua fino a comprendere l’inizio del sentiero, a livello tridimensionale un pergolato dall’imbocco del sentiero stesso si allunga verso Via Roma, quale cornice, quale porta al percorso e all’affaccio sul Rio.
 
L’invaso acqueo esistente, il Rio Pastanelli, insieme al sentiero diventano la misura dello spazio antistante: uno spazio di percorrenza coperto da una doppia e sfalsata copertura ondulata frangisole con canne in bamboo,  dal centro storico converge ‘a canocchiale’ verso l’affaccio sull’acqua, conferendo così, una direzionalità pedonale  che indica (o che crea una tensione verso)  il camminamento lungotorrente.
A tale elemento progettuale è connessa gerarchicamente l’intera composizione spaziale dell’area, consistente in  una semplice tessitura pavimentale costituita in prevalenza da pietra locale (tipo Arenaria) in lastre squadrate posate a correre, su cui scorrono altri diversi elementi,  interconnessi da rimandi e fili geometrico-spaziali o dell’uso del medesimo materiale.
 
Nell’area delimitata dal pergolato, inserti di acciaio Corten nella campitura della pavimentazione in pietra grigia ritmano lo spazio e si modellano creando essi stessi morbide alzate scultoree, semplici fili del tessuto che si prolungano nel tappeto erboso. Quest’ultimo, ombreggiato da due nuove essenze arboree a basso o medio fusto,  quali essenze di agrume selvatico, campisce lo spazio geometrico di risulta al confine con il passaggio privato; un velo d’acqua, che ricade idealmente verso il torrente, quale richiamo dell’elemento naturale, diventa elemento geometrico conclusivo d’affaccio sul torrente.
 
Prevedendo lo smantellamento della porzione a nord-ovest dell’isola ecologica, verrà  invece mantenuta la porzione ubicata nel punto centrale dell’area in oggetto, una piattaforma rettangolare che divide parzialmente lo spazio. Una nuova zona di raccolta rifiuti è prevista nell’area sottostante la scala che collega la strada all’Infopoint.
 
Al fine di non creare volumi aggiuntivi ingombranti anche dal punto di vista visivo, l’isola sarà schermata verso nord-ovest da una semplice siepe sempreverde alta e squadrata, sui lati est e sud-ovest da un diaframma-scultura in acciaio CorTen: una parete forata, ad altezza uomo, che si piega ad ‘elle’, sollevata da terra, apribile a battente nel suo lato corto al fine della raccolta.
La scelta della tipologia e del materiale è stata di diverso ordine:
-funzionale, in quanto risulta struttura amovibile nel caso di un futuro smantellamento dell’isola ecologica o per imprevisti di qualunque natura, ma che diventa, nella sua porzione più lunga, eventuale supporto espositivo di carattere permanente o temporaneo, a complemento dell’Infopoint esistente, per pannelli di tipo turistico-culturale divulgativi, di più immediata accessibilità rispetto all’infopoint;
-estetico-visivo, in quanto, uniformandosi con gli altri elementi presenti non lapidei, conferisce al diaframma idea di leggerezza, non raggiungibile altrimenti con la tradizionale struttura lignea muraria.
 
Tale diaframma in tale composizione diventa un vero e proprio fondale dello spazio delimitata a est dal muro in pietra  e ad ovest dal muro di confine dell’edificio ad uso abitativo, prospiciente Via Roma.
Il nuovo spazio, rialzato uniformemente, sarà accessibile da Via Roma mediante una gradinata raccordata alla strada in pendenza; una vasca d’acqua a sfioro  verso strada costituirà richiamo visivo per chi viene dal centro storico e al tempo stesso sarà complemento d’arredo dialogante con l’elemento acqua naturale a monte.
Il lato a confine con il muro a sud-ovest, delimitato da un setto murario di contenimento, sarà ritmato da essenze arboree a basso fusto, tipo agrume, completando la cornice verde già esistente dalla vegetazione sopra i muri terrazzati; una scultura in Corten, quale foglio piegato a diverse altezze, con la stessa logica di quelle vicino al pergolato, sarà di complemento al diaframma dello stesso materiale antistante, quale possibile seduta o supporto di materiale espositivo.
 
L’ingresso a Via Roma sarà punteggiato da due sfere in metallo, trattato ‘ad effetto pietra’, posizionate in una guida in pietra, entro cui potranno essere fissati a diversa distanza meccanismi automatizzati con il fine di regolare i flussi veicolari.
 
L'orditura complessiva della pavimentazione si dispone perpendicolarmente all'asse direzionale principale che è quello di Via Roma, parallelamente alle curve di livello, determinando anche  la gerarchia e la disposizione degli elementi di arredo urbano.
Il progetto di riqualificazione si basa su elementi compositivi e materiali che ricorrono in tutta l’area progettata così da creare un unicuum visivo e sensoriale. La copertura di bamboo richiama tipologicamente quella dell'infopoint presente sull'altro lato stradale.
 
L'intervento rientra in un'ottica di ecosostenibilità per la scelta di materiali usati: pietra arenaria per la pavimentazione, legno trattato per la staccionata a monte, bamboo per il manto di copertura frangisole, acciaio verniciato tipo ghisa per la struttura del pergolato, acciaio Cor Ten per elementi di arredo urbano e di porzioni di pavimentazione.
 
Lo spazio antistante a tale intervento di riqualificazione è previsto quale area neutra di manovra e di passaggio veicolare  attorno ad una rotonda spartitraffico, attualmente poco visibile perché con scarso rilievo a terra. La rotonda verrà mantenuta al fine della rotatoria necessaria per i veicoli che giungono dalla strada provinciale e allo scopo dell’accesso alla nuova autorimessa a nord-est; sarà maggiormente evidenziata  mediante la delimitazione del cerchio centrale con muretto in pietra grigia quale sede al fine della messa a dimora di un nuovo ulivo, quale segno d'ingresso al borgo storico.
 
 
PERGOLATO CON COPERTURA IN BAMBOO
E’ un elemento che caratterizza lo spazio di piazza/porta con anche una funzione di lieve ombreggiamento ma, soprattutto,  indicatore di una tensione spaziale verso le percorrenze che da Via Roma proseguono con i sentieri naturalistici o, viceversa, come elemento che conduce dalla natura incontaminata della montagna all’antico insediamento del “villaggio” marino.
Un elemento estremamente organico nelle forme, sinuose e quasi indefinite, dai contorni incerti, discreto ma contemporaneamente significativo di un’antropizzazione fortemente caratterizzante ma naturalisticamente non invasiva e flessibile a futuri cambiamenti ed integrazioni, pronta ad ospitare elementi vegetali che se ne approprino.
 
L’area di copertura misura circa mq.50. La struttura sarà in ferro zincato a caldo e verniciato a polvere. La struttura verticale sarà costituita da montanti a sezione circolare, rastremata, di diametro medio di mm.140 circa, ancorati a terra, mediante plinti in cemento e piastre di imbullonaggio; la struttura orizzontale sarà costituita da travi costituite da piatti sagomati con fori circolari, di altezza mm.140 circa, quali sede per le canne di bamboo ( diametro variabile tra 80 e 100 mm.). I traversi di collegamenti saranno profili a sezione circolare di mm.100.
Il pergolato frangisole sarà sdoppiato con diverse altezze, così che il maggior movimento conseguente possa conferire maggiore leggerezza.
I montanti avranno quindi diverse altezze, seguendo l’andamento dei profili laterali, l’intradosso dei quali va da un minimo di ml.2,50 ad un massimo di cm.4,00 circa.
 
PARETE SCHERMANTE FISSA E APRIBILE IN ACCIAIO CORTEN
Il diaframma verso l’area di raccolta rifiuti sarà costituito da una parete in acciaio Corten grezzo, fissa,  dotata di fori passanti, tagliati al laser, di forme geometricamente regolari, quadrati e rettangoli e diverse tra loro allo scopo decorativo-artistico, di dimensioni ml.( 5,00 x 0,15 spessore fisso  x 2,00 altezza), fissata a terra mediante plinti in cemento e piastre di ancoraggio e imbullonamento. Incernierata a questa, è prevista una parete, di stessa tipologia e motivi decorativi, apribile ad anta unica, di dimensioni ml. ( 2,50 x 0,15 spessore fisso, x 2,00 altezza), al fine delle operazioni di raccolta rifiuti.
FONTANA 4a
La fontana in oggetto ha forma planimetrica triangolare (ml.2,0 altezza e ml.3,0 di base), con il lato maggiore in adiacenza al nuovo parapetto ligneo sul Rio.
L’invaso ha altezza ml.0,30/0,40, la minima necessaria per creare un velo d’acqua: la lieve inclinazione verso il torrente permette di muovere l’acqua e dare l’illusione che ricada verso il Rio stesso. La fontana avrà un impianto di alimentazione vasca, mediante elettropompa, di mandata, di ricircolo e scarico, all’interno di vano tecnico, ispezionabile mediante chiusino, posizionato interrato in zona laterale, verso ovest, fuori dal letto del torrente. L’armadio stradale contenente il quadro elettrico sarà posizionato in vicinanza in un punto da concondarsi con l’Amministrazione.
 
FONTANA 4b
La fontana in oggetto ha forma planimetrica trapezoidale (ml.2,00 base minore, ml.2,45 base maggiore, ml.1,95 altro lato) ed è ubicata in testa al nuovo intervento verso Via Roma: su strada si presenta come parete d’acqua che scorre su parete rivestita in pietra di H. circa ml. 1,0 nel suo punto medio, alimentata da una bocchetta,  posizionata sullo spazio a monte a ml.1 sopra, che muove l’acqua all’interno della vasca di raccolta trapezoidale, di altezza cm. 30 circa. La fontana avrà un impianto di alimentazione vasca, mediante elettropompa, di mandata, di ricircolo e scarico, all’interno di vano tecnico posizionato interrato a valle della vasca, ispezionabile mediante chiusino. L’armadio stradale contenente il quadro elettrico sarà posizionato in vicinanza in un punto da concondarsi con l’Amministrazione.
 
ILLUMINAZIONE
Il sistema d’illuminazione è previsto di tipo misto.
La percorrenza verso il sentiero sarà illuminata mediante l’installazione di n.12 faretti segnapasso, finitura color ruggine, completi di cassaforma.
L’illuminazione di alcune zone particolari, quali, il velo d’acqua verticale della fontana 4b, la parte fissa schermante in CorTen, è affidata a  corpi illuminanti lineari, (ml-.7 circa in totale),  costituiti da moduli incasso a terra lineare, di diverse lunghezze, completi di cassaforma. L’illuminazione diffusa è affidata n.3  punti luce a stelo, di altezza circa ml.6,00, con proiettore cablato per IM 150W.  Le vasche di raccolta acqua delle fontane saranno ognuna illuminata con un proiettore per immersione.



PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI SPAZIO PUBBLICO TRA CENTRO STORICO E SENTIERO MONTEROSSO-SOVIORE Monterosso al Mare (Sp) - variante 2015

progettisti: Martina Zappettini - Valentina Rossotti


Il progetto parte dal contesto esistente naturalistico, fattore importante che presuppone una  valorizzazione fisico-visiva : il sistema Rio Pastanelli – sentiero pedonale -  versante collinare a nord-ovest, quale ambito da riqualificare, mediante la sua ideale prosecuzione in un nuovo spazio di cerniera con il centro storico.
Via Roma, che funzionalmente e per i veicoli prosegue verso monte mediante la strada provinciale, si allunga invece naturalmente per i pedoni verso il percorso lungo torrente. Al fine di rendere più morbida la percorrenza, mediante lieve movimenti di terra, si sono ridotte le pendenze, soprattutto quegli degli ultimi due tratti.
 
Nel progetto la percorrenza pedonale viene delimitata a livello pavimentale mediante una  sottile canaletta che dal filo marciapiede esistente in cima a Via Roma si arcua fino a comprendere l’inizio del sentiero e delimita lo spazio pedonale dai parcheggi a raso.
 
Lo spazio è stato progettato con un andamento curvilineo che si allarga verso il muro esistente a sud e verso l'imbocco del torrente e si restringe nella parte centrale per permettere la viabilità carrabile e la possibilità di realizzare uno spazio di sosta veicolare.
La dinamica dello spazio è stata accentuata dall'uso di una tessitura pavimentale costituita da pietra locale (tipo Arenaria) in lastre con andamento curvilineo posate a correre.
 
Lo spazio è stato delimitato da un foglio piegato a quota terra e a quota +0.45 realizzato in doghe di legno, quale elemento scultoreo fissato mediante tasselli sulla base in pietra e quindi  facilmente amovibili. Questo bordo ligneo segue il movimento sinuoso e termina a sud come rivestimento della seduta e come schienale di separazione dal contesto.
 
Lo spazio verso sud è stato rialzato uniformemente nella porzione verso l’accesso al centro storico, accessibile da Via Roma mediante una gradinata raccordata alla strada in pendenza.
 
L'idea di progetto è quella di realizzare una connessione tra via Roma e il sentiero Monterosso-Soviore: è stato realizzato un percorso pedonale curvilineo connotato da una diversa tessitura della pavimentazione e delimitato dal foglio piegato e dalla canaletta, conferendo così, una direzionalità pedonale che indica il camminamento lungotorrente.
 
Come delimitazione dello spazio a nord, è stato realizzato un muro parapetto con bacheca formata da cassa in lamiera piegata in acciaio Inox, quale possibile supporto di materiale informativo sul sentiero Monterosso-Soviore.
Lo spazio, ombreggiato da sei nuove essenze arboree a basso o medio fusto,  quali essenze di agrume selvatico, campisce lo spazio geometrico quale richiamo dell’elemento naturale  ed  elemento che riprende la curvatura spaziale.
 
Nella zona centrale invece si prevede lo smantellamento dell’intera isola ecologica, con conseguente spostamento nelle vicinanze,  al fine di creare un continuum spaziale e materico.
In questa area, lasciando a disposizione un accesso carrabile alla proprietà privata all’angolo nord-ovest, sarà collocato un pannello-scultura in doppia lamiera di ferro zincato, quale possibile supporto di materiale espositivo-informativo/culturale turistico a servizio dell’Amministrazione comunale, a complemento e di più immediata accessibilità rispetto all’infopoint esistente: una parete forata, ad altezza uomo che segue l'andamento del muro di sostegno in pietra ad ovest, in modo da creare un oggetto plastico di arredo urbano, oltre la sua vocazione funzionale.
 
Essenze arbustive di tipo rampicante sono previste lungo il muro di sostegno in pietra ad ovest a completare la cornice verde costituita dalla vegetazione sopra i muri, un muretto continuo rivestito in pietra squadrata lievemente distaccato dal muretto di confine esistente completa la sistemazione dello spazio aperto verso sud.
 
L'intervento rientra in un'ottica di ecosostenibilità per la scelta di materiali usati: pietra arenaria per la pavimentazione e quale rivestimento di porzioni murarie, legno e acciaio verniciato tipo pietra grigia per gli elementi di arredo urbano. Lo spazio antistante a tale intervento di riqualificazione è previsto quale area neutra di manovra e di passaggio veicolare attorno ad una rotonda spartitraffico, attualmente poco visibile perché con scarso rilievo a terra.
 
La rotonda verrà mantenuta al fine della rotatoria necessaria per i veicoli che giungono dalla strada provinciale e allo scopo dell’accesso alla nuova autorimessa a nord-est; sarà maggiormente evidenziata  mediante la sua delimitazione con rialzo in  pietra grigia quale sede della messa a dimora di una siepe e quale segno d'ingresso da monte al borgo storico.